RIFLESSIONE DEL PARROCO

Prepariamo la Settimana Santa, conoscendo le sue celebrazioni.

 Domenica delle Palme
Le croci e le immagini sono già velate. La Settimana Santa si apre con la Domenica delle Palme. In essa si celebra l’entrata trionfale di Gesù a Gerusalemme, acclamato come Messia e figlio di Davide. Viene letto il racconto della Passione secondo l’Evangelista corrispondente all’Anno Liturgico che si sta vivendo (quest’anno Marco). Si appendono i fascetti di ulivo con i fiocchi rossi alle finestre.

Lunedì, Martedì e Mercoledì Santo

Il Lunedì, Martedì e Mercoledì Santo la Chiesa contempla in particolare il tradimento di Giuda. La prima lettura della Messa presenta i primi tre canti del Servo del Signore che si trovano nel libro di Isaia (42,1-9, 49,1-6, 50,4-11).

Giovedì santo

Durante la mattinata del Giovedì Santo non si celebra l’Eucarestia nelle parrocchie, perché viene celebrata un’unica Messa, detta Messa del Crisma, in ogni Diocesi, nella Cattedrale. Tale Messa è presieduta dal Vescovo insieme a tutti i suoi preti e diaconi. In questa Messa vengono consacrati gli Olii santi, e i presbiteri rinnovano le promesse emesse al momento della loro ordinazione.

Con la Messa nella Cena del Signore, celebrata nella sera, inizia il solenne Triduo Pasquale. Prima dell’inizio vengono spogliati gli altari: essi restano senza ornamenti, i tabernacoli rimangono vuoti e aperti; le campane rimangono silenti.

Il Triduo Pasquale

Giovedì Santo

Il solenne Triduo Pasquale della Passione, Morte e Risurrezione di Cristo viene aperto con la Messa nella Cena del Signore, nella quale si ricorda l’Ultima Cena di Gesù, la istituzione dell’Eucarestia e del Sacerdozio ministeriale, e si ripete il gesto simbolico della Lavanda dei piedi effettuato da Cristo nell’Ultima Cena. Al termine, l’Eucaristia viene riposta nell’Altare della Reposizione, davanti al quale i fedeli permangono in adorazione.

Venerdì santo

Il Venerdì Santo è il giorno della morte di Gesù sulla Croce. La Chiesa celebra nel pomeriggio la solenne celebrazione della Passione, divisa in tre parti:

  1. La Liturgia della Parola, con la lettura del quarto canto del servo del Signore(Is 52,13-53,12), dell’Inno cristologico della lettera ai Filippesi (2,6-11) e della Passione secondo Giovanni.
  2. L’Adorazione della Croce.
  3. La santa Comunione con i presantificati del Giovedì Santo sera.

Il Venerdì Santo è tradizione effettuare la Via Crucis. Si pratica il digiuno e ci si astiene dalle carni come forma di partecipazione alla Passione e Morte del Signore.

Sabato Santo

Il Sabato Santo è tradizionalmente giorno senza liturgia: non si celebra l’Eucaristia, e la Comunione ai malati si porta solamente ai malati in punto di morte.

 

La Veglia Pasquale

Nella notte si celebra la solenne Veglia Pasquale, che è la celebrazione più importante di tutto l’Anno Liturgico. In essa: Si celebra la Resurrezione di Cristo attraverso la liturgia del fuoco: al fuoco nuovo si accende il cero pasquale, che viene portato processionalmente in chiesa.

La liturgia della Parola ripercorre con sette letture dell’Antico Testamento gli eventi principali della storia della salvezza, dalla Creazione del mondo, passando attraverso la liberazione del popolo d’Israele dalla schiavitù d’Egitto, fino alla promessa della Nuova Alleanza. L’Epistola proclama la vita nuova in Cristo risorto, e nel Vangelo si legge il racconto dell’apparizione degli Angeli alle donne la mattina di Pasqua.

Segue la liturgia battesimale, nella quale tutti i fedeli rinnovano le promesse del proprio battesimo, e vengono battezzati, se ce ne sono, i catecumeni che si sono preparati al Sacramento.

Domenica di Resurrezione

La Domenica di Resurrezione torna a riecheggiare la gioia della Veglia Pasquale. Tale domenica è ampliata nell’Ottava di Pasqua: la Chiesa celebra la pienezza di questo evento fondamentale per la durata di otto giorni, concludendo la II domenica di Pasqua, chiamata fin dall’antichità Domenica in Albis, che San Giovanni Paolo II ha voluto dedicare alla celebrazione della Divina Misericordia.

Ovviamente, non basta “conoscere” i riti della Settimana Santa. Essi vanno arricchiti da una preghiera intensa e da un’attenta partecipazione per beneficare dei doni spirituali che da essi sgorgano. Buona settimana Santa.

dD

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