RIFLESSIONE DEL PARROCO

«La grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo» (Gv 1,17)

Cari cristiani, Gesù è nato perché conoscessimo la grazia e la verità su Dio e sull’uomo. L’uomo, ogni uomo ha sete di verità, per comprendere dove sta camminando e verso quale meta sta andando. Per questo, la Festa del Natale ci invita a conoscere la verità su Gesù.

Fin da piccoli, papà e mamma educate con fermezza, in modo continuativo alla verità, offrendo i fondamenti della libertà cristiana, accompagnando e sostenendo le scelte buone, distogliendo con energia e amore da quelle distruttive! Educate alle scelte cristiane morali buone per aiutare i bambini a discernere il male nelle sue manifestazioni subdole e schiavizzanti; rendendoli capaci –a fianco degli adulti- di cercare la verità fonte e ispirazione del bene, di tutto il bene, di ogni bene! Sì, educare i bambini alla ricerca della verità, la quale non ha mezze misure, né aspetti discutibili. La ricerca della verità “alta”, ma pure della verità che guida ogni aspetto della vita quotidiana e regola le relazioni; senza giochi di mimica, di menzogna, senza slealtà e falsità; una verità che diviene solarità e schiettezza di rapporti tra grandi e piccoli. Raggiungere la verità, ma senza costringere i figli a mentire per paura, per timore di contraddire gli adulti, generando così una “doppia vita”, un “doppio pensiero”, un “doppio linguaggio”, e quindi una non-verità.

Dalla ricerca della verità “alta”, quella di Dio, che fonda l’esistenza e le grandi questioni del vivere, alla ricerca della verità sulla realtà concreta della vita, che non è sempre come te l’aspetti o la desideri, e chiede sacrificio, pazienza, nella ripetitività dei giorni, dei gesti e degli incontri, nello studio e nel lavoro.

Della verità hanno bisogno i nostri bambini, i nostri giovani, e anche gli anziani, noi tutti; perché siamo tutti figli di una cultura che coltiva la falsità e le fake news con il sorriso sulle labbra, senza interrogarsi sulle conseguenze che esse generano sui rapporti interpersonali, sul singolo che si abitua a ragionare e coltivare il falso e la menzogna come dimensione “normale” della vita (e alla fine sei pure capace di raccontare a te stesso le bugie, fingendo di crederle vere).

Ma con la vita non può essere così! Essa è tremendamente vera, schietta, cruda, intrisa di conseguenze. Sì, cercare la verità perché la vita non è una finta, né una prova di teatro o un palco su cui esibirsi.

La vita è un campo nel quale è nascosto un tesoro che devi cercare, sul quale devi scommettere le tue scelte. Dobbiamo accettare la verità che la vita è viva relazione con gli altri, vita con gli altri, con la tua famiglia e con la comunità, e quindi servizio agli altri, «vita per»; mai vita solitaria e sganciata dagli altri. Per questo motivo – altra verità indiscutibile- la vita non può essere improntata al «tutto e subito», poiché dall’altro io devo saper attendere umilmente il dono, la consegna, la risposta, e talvolta il rifiuto, il diniego, l’opposizione ferma. Realizzare tutto questo è impegnativo, e potremmo scoraggiarci, ma rafforzando l’alleanza tra adulti cristiani (comunità, famiglia, scuola) ce la faremo. Cari cristiani, siate cercatori della verità, ed educatori della verità! Cerchiamola tutti insieme per costruire una civiltà della grazia e della verità. E con questi impegni possiamo dirci: Buon Natale di Gesù, che ci dice la verità di Dio su Dio, la verità di Dio sull’uomo, la verità di Dio su tutto il creato.

Don Dino Bressan

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